Refocusing Smart Working: necessity, convention or conscious choice?

On Monday, Nov. 6, during the conference “Refocusing Smart Working: necessity, convention or conscious choice?” organized by the Smart Working Observatory of the School of Management of the Politecnico of Milan, the future of hybrid work was intensively discussed, focusing on how new models of Smart Working are shaping the Italian work fabric.

In a context marked by great instability, work models must transform and adapt more and more rapidly to current events.

The 2023 research, carried out thanks to the support of Workhera (now Workeeng) – a partner in this edition – illustrates the diffusion and characteristics of Smart Working models in large companies, SMEs and PA, identifying the benefits and criticalities experienced by organizations and people.

The conference emphasized the importance of some key characteristics of smart working: individual well-being, engagement and workplace performance, along with environmental impact analysis and sustainability.

 

Workeeng achieves CSA STAR Certification

Workeeng is officially CSA STAR Level 1 certified, solidifying its focus on cybersecurity and data privacy aspects.

The Cloud Security Alliance (CSA) Security Trust Assurance and Risk (STAR) certification is essential in the modern technology landscape and is a tangible recognition of efforts to ensure maximum security and confidentiality of user data.

This certification confirms that Workeeng is a Software as a Service (SaaS) platform that embraces the core principles of transparency, best practices and innovation in security and privacy in the cloud. In a world where cybersecurity is crucial, this certification distinguishes us as a trusted and responsible leader in providing technology solutions for hybrid workplaces and provides us with new opportunities, opening the door to qualifying for tenders and bids and allowing us to grow together.

Workhera becomes Workeeng

New name, new logo and a new organization that optimizes efficiency, collaboration and innovation in companies.

Workhera gets a makeover as Workeeng, a suite of interconnected products and modules, each designed to solve precise needs related to the digital workplace. With Workeeng, enterprises can enjoy greater flexibility and customization, adapting the products, modules and features available to them to their needs:

  • BOOKING: ideal for optimizing space utilization, improving business efficiency and ensuring a safe and comfortable work environment. Choose and combine DESK, ROOM, PARK and CANTEEN modules for tailored space management.
  • SMART RECEPTION: an advanced solution to improve the experience of visitors and operators in the company, simplifying entry management and ensuring a flawless reception.
  • BUSINESS PERFORMANCE: a powerful tool designed for companies eager to boost their performance and employee well-being, ensuring a more productive and satisfying work environment.
  • ACADEMY: an intelligent product for the optimal management of corporate training courses.

Workeeng debuts new web and mobile apps, updated to provide a smoother, more reliable and secure experience and to take you through the renewed opportunities of our suite of cloud-based digital workplace products.

Management of workstations: the user experience with Workeeng

Companies are transformed, the office is no longer just a physical place to go to work, ma un crocevia di people, esperienze e competenze che si incontrano. Si prospetta uno scenario ibrido e fluido in cui è fondamentale una gestione delle postazioni di lavoro per innovare e migliorare l’esperienza utente nella nuova realtà aziendale.

In un periodo di profonde trasformazioni e cambiamenti, nei modi di lavorare, nell’organizzazione aziendale, nella concezione del moderno workplace, the tecnologia si è dimostrata valido strumento per facilitare la vita in azienda. Soprattutto se parliamo di soluzioni modulari, integrate con la quotidianità delle persone come Workeeng: piattaforma di digital workplace che crea un legame tra azienda e dipendenti, e aiuta questi ultimi a vivere ambienti di lavoro moderni e digitali, improve productivity, gestire lo smart working e l’esperienza in ufficio.

Perché scegliere Workeeng per la gestione delle postazioni di lavoro

Scegliere Workeeng per la gestione di postazioni di lavoro per ufficio significa porsi in una posizione di vantaggio rispetto al cambiamento e alla continua digital workplace transformation: una piattaforma semplice e intuitiva sia per il management che per la produttività del dipendente.

Grazie all’integrazione con le tecnologie già esistenti in azienda e alla facilità nell’utilizzo, la piattaforma Workeeng si distingue per un alto tasso di adozione tra la popolazione aziendale, poiché i moduli di Workeeng si adattano perfettamente con le abitudini quotidiane e software già presenti.

Le dashboard sono molto semplici da configurare e permettono di fornire al management un quadro completo rispetto alla produttività e al benessere del lavoratore, sia in sede sia in smart working, grazie agli instant report. Un monitoraggio completo che permette anche di migliorare l’employee engagement usufruendo del questionario di soddisfazione dei dipendenti.

I tool per l’employee engagement survey

Grazie agli employee engagement survey non ci sarà più difficoltà nel rilevare eventuali problemi e malumori all’interno dell’azienda. La gestione delle postazioni di lavoro deve avvenire in modo più fluido e veloce possibile per evitare di creare intoppi nella prenotazione di sale riunioni e postazioni.

I survey e i questionari di soddisfazione del dipendente sono un ottimo strumento per mantenere sempre un clima collaborativo e costruttivo, sia per la gestione in smart working sia per il lavoro in sede. Ascoltare le esigenze di chi usufruisce degli spazi aziendali aiuta a incrementare il senso di vicinanza con l’azienda.

LIfe & Health il modulo per comunicare con i dipendenti e gestire gli spazi di lavoro

Con Life & Health i dipendenti hanno veramente un filo diretto con l’azienda. Possono ad esempio comunicare direttamente la modalità di lavoro scelta, se in sede o in smart working, e pianificare la presenza o il lavoro a distanza tramite l’app MyWorkeeng.

Questo permette una gestione corretta delle postazioni di lavoro e degli spazi, in modo tale che i dipendenti riescano ad avere un ottimo time management e un’organizzazione del lavoro efficiente, e i responsabili HR una panoramica a 360 gradi della situazione aziendale

La gestione delle postazioni di lavoro con Desk

Con il modulo Desk è possibile abilitare un numero massimo di postazioni a seconda della capienza della sede aziendale per mantenere il più possibile in sicurezza i lavoratori nel rispetto delle normative anti-covid.

Infatti, attraverso la mobile app MyWorkeeng il dipendente ha l’opportunità di ricercare, scegliere e avviare la prenotazione di postazioni di lavoro con un sistema di Desk Booking sicuro e monitorato. Allo stesso tempo i responsabili HR e facility manager hanno la situazione sotto controllo.

Le prenotazioni di sale riunioni con un tap sullo smartphone con Workeeng Meet

In una situazione di workplace ibrido, la gestione delle postazioni di lavoro è fondamentale. Il modo migliore per consentire che questo avvenga è l’analisi e l’interpretazione di dati che Workeeng mette a disposizione con Business Performance.

Il modulo permette di analizzare i dati sull’occupazione di sale riunioni o di desk in base alle prenotazioni effettuate in precedenza. Grazie all’esperienza utente e al monitoraggio dei comportamenti di dipendenti e ospiti in real time, è possibile gestire il workplace direttamente da smartphone con dashboard dedicate.

Questo permetterà di pianificare il numero di presenze in azienda e avere una gestione delle postazioni di lavoro sicura ed efficiente.

Workeeng: la soluzione ideale per gestire gli spazi di lavoro

Workeeng offre alle aziende moduli personalizzabili e integrabili e dashboard di dati in tempo reale per permettere alle aziende di monitorare qualsiasi situazione, in smart working o in sede. Risulta più semplice anche rispondere indifferentemente alle esigenze di dipendenti e ospiti e mantenere un filo conduttore tra tutta la popolazione aziendale, un legame per evitare che sentimenti di abbandono e sensazioni di esclusione prendano il sopravvento.

The most efficient desk booking software on the market, point by point

Since smart working and hybrid work have become a reality for most companies, the quantity of tools dedicated to workplace management, tra cui i software di desk booking, è aumentata esponenzialmente. Essendo il workplace management un tema molto ampio, gli strumenti digitali a supporto differiscono anche a livello ‘concettuale’, e questo non semplifica il processo di software selection delle aziende. Le differenze, Indeed, riguardano diversi ambiti, tra cui:

  • Copertura funzionale, con software di desk booking o soluzioni verticali di gestione degli accessi che coesistono con soluzioni di workplace management più ampie e integrate;

  • User Experience. Anche dalla user experience può dipendere l’efficacia di un software desk booking. Today, la produttività della workforce dipende anche dalla capacità delle applicazioni di rendere fluida e veloce un’esperienza di lavoro che miscela componenti fisiche e virtuali;

  • Integrazione. I tool di gestione del workplace devono offrire capacità di comunicazione con gli altri software di uso quotidiano (tool di produttività, e-mail, calendari aziendali) e anche con device come gli schermi delle sale riunioni e i display di digital signage.

Workhera, più di un software di desk booking: 8 caratteristiche vincenti

In un mercato sempre più affollato e competitivo, Workhera può vantare alcuni tratti distintivi che lo differenziano e lo rendono un punto saldo nella gestione dei nuovi paradigmi di lavoro. Soprattutto, la soluzione targata fabbricadigitale si eleva dalla stretta definizione di software per desk booking abbracciando, Instead, il concetto di tool a supporto dei new ways of working. Di seguito, alcune caratteristiche peculiari:

· Una soluzione completa

In Workhera le aziende trovano un assistente fidato nel percorso di trasformazione del paradigma lavorativo. È una soluzione integrata: oltre ad essere un software di desk booking, si occupa di accessi in azienda, di check-in/out, di time management, di performance management e molto altro.

· Integrazione con tecnologie avanzate

Workhera è una soluzione di ultima generazione, integrabile con tutte le tecnologie più moderne ed efficaci per il workplace. For example, la gestione degli accessi e tutte le attività di check-in e check-out possono avvalersi, oltre che delle dichiarazioni degli utenti e dei comuni QR Code, anche di automazione basata su sensori IoT.

· Gestione smart dell’accoglienza

Grazie a Workhera, gli accessi in azienda sono accelerati e semplificati. È possibile registrare la visita e compilare la documentazione da remoto tramite app, oppure sui tablet e i kiosk presenti in loco. Il tutto, in totale trasparenza e nel rispetto delle policy aziendali.

· Comunicazione e continuous feedback

With Workhera, le divisioni HR possono comunicare continuamente con la workforce. Attraverso survey, attività e notifiche, è possibile monitorare il benessere delle persone e predisporre azioni dirette a migliorarlo.

· Performance Management

Attraverso l’impostazione e il monitoraggio di appositi indicatori KPI, i manager possono verificare in ogni istante le performance dei team e l’employee engagement, un aspetto essenziale nei paradigmi di lavoro diffuso.

· Supporto (anche) per i facility manager

L’acquisizione e il monitoraggio dei dati, nel pieno rispetto della normativa, forniscono informazioni di inestimabile valore anche ai facility manager, che possono realizzare ambienti ideali a supporto del lavoro ibrido, magari in linea con i principi dell’Activity Based Working.

· Booking avanzato delle risorse aziendali

Desk, ma anche meeting room, posti auto, mensa e molto altro: Workhera rende produttivo il lavoro smart abilitando la prenotazione delle risorse aziendali condivise. Lo fa in maniera smart: ad esempio, desk e meeting room possono essere prenotati direttamente via app dalla planimetria, la prenotazione è confermata con e-mail e l’accesso può avvenire tramite check-in automatico via IoT.

· Integrazione con display di digital signage

Workhera può essere integrata con display e sistemi di digital signage aziendali, così da comunicare in modo efficace e immediato con dipendenti e visitatori lungo tutta l’esperienza lavorativa.  

Hybrid Work e Phygital Workplace: technologies and spaces for HR 2022

The era of hybrid work has begun andinvolves all businesses, not just the most mature ones from the point of view of digital and organizational models. The paradigmsmart, moreover, it can be more correctly classified asremote working, is giving way to a complete overhaul of the working model, which is increasingly configured asmix of physical and virtual experiences(phygital). The office neither comes nor will disappear, but it is losing its centrality in the context ofwork experience: in its place, an increasingly widespread model, which is naturally independent of the place and time forenter the era of the centrality of performance.  

The challenges of Hybrid Work and the role of technological enablement 

As an epochal transformation, Hybrid Workposes a number of challenges to businesses, some aimed at the employee, which must optimize its performance in a context of greater responsibility, others to management and specific departments such as HR and Facility. Management must support Hybrid Work by changing the pillars on which the company is based, that is to sayculture and organizational model, while facility management must take the opportunity to review the spaces andbuild engaging work experiences. For his part, HR has the task ofmanage an increasingly widespread workforce, to direct it towards a new performance management and evaluation model e, above all, must be able tokeep engagement high despite fewer opportunities for contact.

Within such a broad and pervasive transformation, the role of digital is dominant: without agile tools for managing hybrid work, the much vaunted productivity benefits, efficiency, engagement ed empowermentthey could never translate into tangible results. Furthermore, in this specific area, digital has a double role: it is the enabler of the model but it is also the tool that evaluates its progress and effectiveness through a continuous feedback model that flows into specific indicators.

Workeeng, the platform that accompanies companies towards hybrid work

Workeeng è una piattaforma cloud pensata, designed and built to support a 360 appreciate the transformation of the world of work and the workplace. It is therefore not a software for desk booking, although it is a functionality present and requested by companies, but rather a set of integrated digital solutions at the service of the protagonists of this revolution: employees, management, HR e Facility Management.

The challenges of HR, between employee engagement and management of the hybrid model 

What they will be, Therefore, the main challenges that HR will face in 2022 e che potrà gestire con l’ausilio di una piattaforma come Workeeng? First of all, managing contact with the workforce and employee engagement, for which the continuous feedback ha e avrà un ruolo centrale.

One of the potential disadvantages of hybrid work is that it distances the employee from the company community and its culture, with the paradoxical consequence of strengthening the silos instead of taking advantage of the opportunity to definitively demolish them. Con Workeeng, HR is supported in constant contact with employees: thanks to the surveys, to the definition of specific KPIs (quantitative and qualitative) and data analysis, the company can perfectly understand not only the effectiveness of its hybrid work model, but also obtain invaluable indicators on the well-being of people, on any critical issues in the processes, on the company's ability to manage its community e via dicendo.

Data analysis can demonstrate not only performance (il performance management it is a theme of central importance), but also the habits of employees, including potentially critical trends to be managed with priority to avoid having an impact on individual and general productivity. Based on the data collected by the platform, of feedback, and even gods data relating to the use of spaces (desk, meeting room, access to the company…), initiatives could be implemented to this to promote cohesion within the community and the transmission of company values, like a schedule of in-person events. Furthermore, grazie a uno strumento come Workeeng l’azienda può communicate with employees quickly and smartly: the digital board, modern version of the company noticeboard, can be used for transmit messages and give them maximum visibility grazie al meccanismo delle notifiche su dispositivo mobile.

Workeeng permette ai dipendenti di gestire al meglio l’esperienza lavorativa from time management, an absolutely central aspect for the effectiveness of hybrid work. Via the app, people communicate how and where they will work according to a mechanism of time management, which allows supervisors and HR to always have a clear picture of the company situation at hand, also in relation to the contractual profiles of individual employees. This panders to people, because the app follows the choice of working status with automatic mechanisms (such as booking the desk following the decision to work in the office), but it also serves the company better organize the employee experience and to progressively perfect the effectiveness of hybrid work.

Continuous Feedback for a new Employee Engagement: 4 best practice

Globally, only the 2% of companies believe that their performance management strategies create real value(source: Mercer). There is therefore a strong need to move from traditional methods, basate sureview annuali o comunque periodiche, a un paradigma di continuous feedback, in cuilo scambio di informazioni tra il dipendente e l’azienda è costante, progressivo esmart, così da permettere un intervento proattivo e benefico a livello di engagement e produttività.

Continuous feedback, perché? 

Una delle criticità delle review annuali/semestrali è sempre stata quella diguardare al passato e di valutare, con approccio retrospettivo, il raggiungimento o meno degli obiettivi dei singoli dipendenti e dei team di lavoro.

Un paradigma di continuous feedback, Instead, non solo fornisce informazioni puntuali e quotidiane con cui valutare l’engagement, ilbenessere e la produttività, ma permette diintercettare trend e di assecondarli se funzionali al corretto funzionamento dell’impresa, o di correggerli prima che causino problematiche di un certo spessore. Per questo, continuous feedback deve essere una componente del paradigma di lavoro e della pratica HR, non un’attività temporanea come le revisioni periodiche, che pur possono essere mantenute.

I benefici del continuous feedback sono peraltro chiari: oltre a fornire, come anticipatoinsight in tempo reale sul ‘funzionamento’ dell’azienda, crea unrapporto collaborativo tra i dipendenti e l’azienda, favorisce la loro crescita, riduce il turnover e migliora l’engagement, con tutte le note conseguenze positive in termini di produttività e redditività dell’impresa.

La tecnologia che abilita il continuous feedback: 4 best practice 

Il principio stesso di continuous feedback è connesso a quello di digital workplaceovvero di commistione tra esperienze fisiche e virtuali supportate da applicazioni che gestiscono i grandi pilastri del lavoro modernola gestione degli spazi, della comunicazione, dei processi e della produttività. In senso olistico, la digitalizzazione del lavoro è ciò che abilita un processo di feedback continuo che confluisce in KPI quantitativi e qualitativi che descrivono in modo puntualel’esperienza di lavoro da parte del dipendente e del team e che possono essere usati dal management per migliorare le condizioni di lavoro. Si tratta in larga parte di dati che vengono forniti direttamente dalla persona, ma possono essere anche informazioni acquisite in forma automatica. Ecco, a titolo d’esempio, 4 best practice: 

  • Acquisire insight sulle attività degli employee 

La digitalizzazione dell’ambiente di lavoro permette di evidenziare una serie di macro-indicatorisulle attività e le abitudini degli employee, che vanno gestite nel rigoroso rispetto della privacy. Da qui possono emergere situazioni da correggere e anche le loro cause: for example, si potrebbe constatare un certoisolamento di una divisione rispetto alle altreoppure le poche occasioni di incontro tra persone che lavorano in modalità ibrida (problema facilmente risolvibile investendo in community), oppure ancora una quantità insufficiente di relazioni tra colleghialtro aspetto fondamentale che dipende dalla struttura dei processi, dalla cultura aziendale, dall’organizzazione e anche dalla tecnologia disponibile, elemento cardine dei nuovi paradigmi di lavoro.

  • Valutare l’occupazione degli spazi e i percorsi 

Anche in questo caso si tratta di una raccolta di dati automatizzata in funzione dell’occupancy dei locali (quindi tramite IoT) e dei percorsi effettuati dagli employee. Da essa scaturisconoinsight di inestimabile valore sia per l’HR, sia per il facility manager, che puòrivedere l’organizzazione degli spazi per evitare inefficienze, portare innovazione e anche sviluppare nuovi modelli di business (es, adibire aree specifiche a coworking).  

  • Survey su spazi, servizi e tecnologie 

Le survey restano uno strumento di eccezionale valore per massimizzare l’engagement e la produttività individuale e di team. Nel mondo digitalele occasioni sono pressoché infinite: for example, è possibile interrogare le persone ogni qual volta effettuano il check-out da una sala riunioni, così da valutare non solo una generica “qualità dell’esperienza” ma anche comprendere se gli elementi ambientali (temperatura, pulizia…) e quelli tecnologici (sistemi di videoconferenza, audio ambientale…) sono tali da favorirel’engagement o, all’estremo opposto, complicano l’esperienza lavorativa.

  • Survey sull’employee experience 

Le survey sull’employee experience, che si riflette sul benessere e lo stato emotivo del dipendente, sono centrali percostruire una workforce sana e desiderosa di contribuire alla mission aziendale. Possono essere inoltrate periodicamente oppure in momenti specifici, e le loro rilevazioni confluiscono in sistemi di monitoraggio delle performance che misurano il wellness, la soddisfazione, l’engagement, l’attaccamento ai valori, la cultura e molto altro. Il tutto in modo continuo e poco invasivo, favorito dall’impiego di app mobile dallauser experience tipicamente consumer.

Desk booking software: Workeeng adoption steps

Workeeng is an innovative solution, flessibile e smart che semplifica l’adozione del nuovo paradigma di lavoro agile. It's more than a desk booking software, at least in the strict sense: booking of stations and integration with traditional productivity tools (tra cui posta elettronica, software di collaboration, tool di produttività…), non sono che alcuni aspetti di una suite ben più ampia e rivolta a supportare un percorso di profonda trasformazione.

Il tema, oltretutto, è di grande attualità, perché proprio in questi mesi le aziende stanno ridefinendo il proprio modello di lavoro cercando di coniugare i benefici – ormai ampiamente sperimentati – della produttività da remoto con l’esigenza di riprogettare e riorganizzare i propri spazi, così da ottenere saving da un lato e produttività dall’altro. Workeeng è il pilastro tecnologico che sostiene la (complessa) transizione verso il lavoro ibrido e, a tal fine, mette sempre la persona al centro, assecondandola mediante un’esperienza semplificata, engaging e integrata.

Desk booking software e i benefici del cloud

Il percorso di adozione del desk booking software risente di tutta la complessità di una trasformazione epocale. Non stupisce, Therefore, che la filosofia di fondo di Workeeng sia quella della massima semplificazione, sia a livello di UX che di implementazione tecnica. La piattaforma garantisce integralmente dei benefici del cloud: modello di costo as-a-service, ma anche implementazione rapida, assenza di costi per l’aggiornamento del software e dell’infrastruttura, nessuna esigenza di competenze specialistiche interne e semplicità di integrazione con il parco applicativo aziendale. Il tutto, come detto, assistito da una UX ottimizzata e basata sulle dinamiche consolidate del mondo mobile (app per smartphone, rapidità di accesso, tutte le funzioni a portata di tocco…).

IT, HR e Facility: i tre volti dell’hybrid work

Discorso diverso, e certamente più complesso, è quello che riguarda l’integrazione del desk booking software all’interno del percorso di trasformazione del lavoro. A fare la differenza, qui, è l’esperienza di fabbricadigitale, che ha già intrapreso diversi percorsi a fianco delle imprese italiane e può portare best practice di valore.

Hybrid Work è infatti un tema molto ampio che coinvolge diverse figure aziendali, ognuna delle quali con una visione connessa alle proprie responsabilità: trattandosi di abilitazione tecnologica, la prima ad essere coinvolta è la divisione IT, che si concentra su temi di sicurezza, privacy e gestione del dato, integrazione con i sistemi aziendali, UX, modello di costo ed eventuali investimenti in device (for example, quelli delle sale riunioni o il digital signage delle aree comuni). Qui valgono le considerazioni di cui sopra: Workeeng garantisce i benefici del cloud in aggiunta alla sicurezza e alla data protection.

Il tema, però, riguarda direttamente anche il facility management, che si occupa della gestione degli spazi, l’eventuale riprogettazione secondo la filosofia dell’Activity Based Working, il riposizionamento delle scrivanie, il distanziamento e la gestione smart degli accessi in azienda. A differenza del caso precedente, qui viene in soccorso la completezza funzionale e la flessibilità di Workeeng, che può gestire efficacemente tutti gli spazi e i layout, ed essere configurata con regole per la gestione sicura degli accessi e del distanziamento.

Infine, prende parte al percorso la divisione HR, che tra tutte mostra un approccio più sistemico poiché deve implementare le policy di smart working, quelle di rientro, gestire al meglio il bilanciamento tra tempo (lavorativo) gestito al di fuori e all’interno dei locali aziendali. Furthermore, l’HR deve definire obiettivi e indicatori con cui misurare la produttività e l’avanzamento verso gli obiettivi individuali e di team. In questo caso, la differenza la fa l’approccio human-centric di Workeeng, che pone la persona al centro dell’esperienza lavorativa e gli fornisce tutti gli strumenti con cui gestirla in modo efficace.

Per tutti questi motivi, le caratteristiche tecniche, la flessibilità e la filosofia human-centric dell’app di desk booking software (Workeeng) si uniscono all’esperienza di fabbricadigitale permettendo non solo di indirizzare i pain delle singole figure coinvolte, ma anche di giungere ad un approccio unitario verso il lavoro agile e ibrido. L’azienda può infatti affiancare le imprese nell’implementazione delle policy di rientro e nella corretta gestione del tempo e degli spazi, il tutto assistito dalla flessibilità di un’applicazione che può essere configurata in funzione di come l’azienda ha deciso di gestire il suo hybrid work per ottenere – al tempo stesso – produttività, engagement e razionalizzazione dei costi.

Station booking software: because it must be integrated with Microsoft

Un software di prenotazione delle postazioni rientra nel macrocosmo di soluzioni dedicate allatrasformazione digitale del modello di lavoro. L’adozione più o meno generalizzata dello smart working riduce l’occupazione media degli ambienti lavorativi tradizionali, portando le aziende a riprogettare i propri spazi, ad abbandonare la filosofia della postazione fissa e adadottare sistemi di desk booking avanzati ed efficaci, compatibili con i dispositivi mobile dei dipendenti e in grado di garantire una user experience di pregio.

Software di prenotazione postazioni e la trasformazione digitale del lavoro 

Il software di prenotazione postazioni non è che un piccolo tassello di una trasformazione molto più ampia, che comprende una declinazione fisica (gli spazi, gli uffici tradizionali) e una virtuale (digital workspace), quest’ultima incentrata suiconcetti di comunicazione unificata e di collaborazione da remotoIn un paradigma totalmente integrato e fluido, il software di prenotazione postazioni non può essere un’app indipendente ma deve amalgamarsi in modo sinergico con gli altri strumenti a supporto del lavoro agile. Se ciò non avviene, il rischio più grande riguarda l’adoption, nel senso che le resistenze al cambiamento potrebbero avere la meglio sugli indubbi benefici della trasformazione digitale.

Microsoft Teams e le esigenze di integrazione 

Per quanto detto finora, un software di prenotazione postazioni deve operare in perfetta sinergia con le piattaformecoredel digital workplace, mercato in cui Microsoft è un leader indiscusso. Al momento in cui si scrive, la piattaforma che incarna la visione Microsoft del lavoro agile è Teams, i cui dati più recenti parlano di145 milioni di utenti attivi (source: statistae di un incremento di 95 milioni solo nel 2020, in corrispondenza con l’avvio dell’emergenza sanitaria. Today, qualsiasi strumento del digital workplace non può essere disgiunto e separato dall’ecosistema dei prodotti Microsoft.

Un software di prenotazione postazioni si integra perfettamente con la nuova organizzazione del lavoro. Di solito, le persone non prenotano desk e meeting room in funzione di esigenze estemporanee, ma a seguito di attività, eventi e incontri chetrovano riscontro negli altri strumenti del digital workplace e che, in molti casicoinvolgono più persone: le riunioni, for example, sono registrate nei calendari personali e di team, ma anche nei gruppi dello strumento di collaboration, così come gli incontri con persone esterne all’azienda vengono organizzati via e-mail. L’integrazione del software di prenotazione postazioni con gli strumenti del digital workplace (Microsoft Outlook, Teams, Office365) fa sì che la prenotazione degli spazi possa avvenireall’interno dello strumento con cui si organizza il lavoro: diventa tutto estremamente più sempliceimmediato eone click, si abbattono i silos e si evitano conflitti e doppio lavoro per tutti.

Sulla base dei motivi esposti, si comprende facilmente perchéWorkhera, la soluzione modulare e flessibile per il Digital Workplace targata fabbricadigitale, sia nativamente integrabile con l’ecosistema Microsoft. Il modulo di Desk booking, for example, permette di cercare e prenotare la postazione di lavoro “giusta” in funzione delle proprie esigenze direttamente da Outlook, mentre il moduloMeet, realizzato per abilitare l’organizzazione semplice e smart delle riunioni, è integrato in forma nativa con Microsoft Exchange Online per semplificare ulteriormente le operazioni di prenotazione a tutti gli utenti, anche in caso si tratti di riunioni organizzate all’ultimo minuto.

L’integrazione favorisce l’adoption del software 

L’integrazione del software con l’ecosistema Microsoft ha quindi un ruolo centrale ai fini dell’adoption perché, oltre ad abbattere le resistenze di cui sopraagisce positivamente sull’esperienza dell’utente (UX): a seguito dell’organizzazione di un meeting, chiunque tra i partecipanti può prenotare la sala più indicata (in funzione del numero di persone coinvolte e del corredo tecnologico richiesto) direttamente in Teams o tramite i calendari di Outlook, facendo in modo chetutti ne abbiano un riscontro immediato. È una semplificazione importante, che giustifica (quanto meno in parte) il grande successo di queste soluzioni nell’era del lavoro ibrido. Nel nuovo paradigma, Indeed, esse fungono da elemento di collegamento tra la dimensione fisica del lavoro (quella dell’ufficio, che non verrà mai meno) e quella virtuale, che sta diventando sempre più centrale e incisiva a causa dei suoi effetti benefici sulla produttività e l’engagement.

App for agile working: because the Cloud natively guarantees a better UX

C’è una legge non scritta che collega le app per il lavoro agile al cloud, alle sue tecnologie e al modello as-a-service. Even though it doesn't exist, Obviously, any kind of constraint, the very concepts of flexibility, collaboration e lavoro smart non sarebbero così diffusi e – soprattutto – accessibili a ogni organizzazione se non fosse per l’affermazione del modello cloud. Diversi i motivi: si va dalla convenienza economica del paradigma as-a-service alla flessibilità nativa delle risorse cloud, dall’assenza di investimenti in hardware all’implementazione rapida ed agevole di nuove app per il lavoro agile e diffuso, cosa quanto mai importante in piena era di pandemia.

Tra i vantaggi per l’azienda ce n’è uno particolarmente significativo: la possibilità di garantire ai propri utenti una user experience che supporti alla perfezione un paradigma lavorativo sempre più digitale. Tutto ciò si ripercuote positivamente sulla produttività, sull’efficienza delle risorse e anche sul loro engagement, che com’è noto determina ulteriori benefici per l’azienda nel suo complesso.

App for agile working: la scalabilità del cloud garantisce un’esperienza senza compromessi

Rispetto a una tipica configurazione on-premise, e limitando l’osservazione ai suoi effetti sulla UX, la prima caratteristica del cloud è la scalabilità nativa. Le aziende decidono di portare le proprie risorse (dati, file, applicazioni) in cloud e di utilizzare applicazioni SaaS soprattutto per la sua scalabilità, ovvero per la capacità di assecondare elasticamente le esigenze dell’azienda stessa, garantendo performance eccellenti anche durante picchi di utilizzo e in periodi di forte crescita dell’attività. Lato utente, ciò significa accessibilità 24/7, reattività a prescindere dalle condizioni di utilizzo e grande efficacia delle attività svolte, a prescindere dalle condizioni esterne.

Discorso analogo al precedente per quanto concerne la resilienza del cloud, che incide sull’esperienza dell’utente. Un’app per il lavoro agile deve essere accessibile sempre e in qualsiasi circostanza. La resilienza dell’infrastruttura cloud, unita all’impiego di tecnologie e competenze di security allo stato dell’arte riescono a garantire livelli di uptime prossimi al 100%. Tutto ciò è senza dubbio più complesso da ottenere tramite il proprio data center, considerando soprattutto il recente aumento esponenziale delle minacce esterne.

Il cloud come sinonimo di lavoro agile e mobile-first

Il cloud favorisce l’esperienza utente perché è facilmente accessibile e supporta appieno le esigenze di mobility delle aziende. Per utilizzare al massimo un’app per il lavoro agile non occorrono VPN o complesse configurazioni di collegamento sicuro, poiché la sicurezza fa parte by design del paradigma cloud e si basa sulla protezione delle identità, degli accessi e dei dispositivi e non più sul tradizionale perimetro aziendale, che nel corso degli anni è diventato sempre più fluido e talvolta anche anacronistico.

Le tecnologie del cloud, Furthermore, sono pensate per essere nativamente mobile e multi-device: per sfruttare al massimo un’app per il lavoro agile basta uno smartphone e qualche tocco dello schermo, non c’è bisogno del PC dell’ufficio. Tutto ciò si allinea perfettamente con la nuova visione del lavoro, che deve essere agile, flessibile e svincolata dai luoghi, dagli orari e, appunto, dai dispositivi “fissi” della propria postazione; sta poi allo UX designer realizzare un’esperienza che sia coerente con lo scopo dell’applicazione e fondata sul concetto della massima semplicità d’uso ed efficacia. Da notare che moltissimi tool che gli UX designer e gli sviluppatori UX usano in modo preferenziale sono a loro volta cloud-based.

L’importanza dell’agilità e dell’accesso a tecnologie esponenziali

Il cloud favorisce inoltre il quick deployment del software mediante l’adozione di metodologie di sviluppo agile. Ciò significa che aggiornamenti e modifiche alle applicazioni possono essere realizzate e messe in produzione in tempi brevi, impattando in modo deciso sull’esperienza d’uso. Per non parlare del fatto che l’utilizzo del cloud permette agli sviluppatori di accedere in modo agevole a tecnologie all’avanguardia come le piattaforme di AI, introducendo nel proprio lavoro un elemento di intelligenza che può condizionare e plasmare il nuovo mondo del lavoro.

App per desk booking: privacy and security requirements

Tra i fattori che indirizzano la scelta della correttaapp per desk booking non ci sono unicamente quelli relativi a funzionalità, integrazioni euser experience, ma anche tematiche più specifiche – ma non meno importanti – come laprivacy e lasicurezzaI motivi sono palesi: il software enterprise può trasformare un’organizzazione rendendola migliore e più produttiva, ma affinché ciò accada è fondamentale che sia sempre accessibile, che i dati che custodisce non cadano nelle mani sbagliate e che sia anche conforme alla normativa in essere in tema di protezione dei dati personali.

App per desk booking e ilmare magnumdella sicurezza del cloud 

Il tema della sicurezza è di per sé molto complessoma si possono fornire alcune indicazioni di alto livello. Inoltre, si tratta di un argomento di forte attualità poiché la maggior parte delle app per desk booking e, in generale, i tool di gestione del workplace sono forniti comeservizi cloud (SaaS), un modello estremamente diffuso che porta grandi benefici di efficienza per l’azienda ma anche meno possibilità di controllo su strumenti, processi e tecnologie adottate dall’applicazione(e dal providera salvaguardia dei dati raccolti mediante il suo utilizzo.

In sede di software selection, è utile informarsi circa lemisure di sicurezza adottate dall’app, che possono andare dalla crittografia dei dati alla Multi-Factor Authentication, così come avere visibilità sulle misure impiegate dal SaaS provider per garantire la continuità del servizio e la protezione dei dati contro potenziali (e prevedibili) attacchi dall’esterno. Molte app enterprise sono ospitate nelle infrastrutture cloud di grandi provider (Microsoft, Google, Amazon, IBM), e questo rappresenta senza dubbio un punto a favore poiché possono usufruire di standard di sicurezza – intesi come tecnologie, processi e competenze – allo stato dell’arte. Meglio ancora il caso in cui il provider fornisca indicazioni (sempre limitate alla sicurezza) relative alle policy dibackup e direplica dei dati (tema molto utile anche in termini di compliance normativa), ma anche informazioni sull’aggiornamento del software, sui sistemi di threat detection adottatisull’utilizzo di sistemi di live monitoring ecc, il tutto finalizzato a siglare degli accordi sui livelli di servizio (SLA) che siano effettivamente puntuali e attendibili.

Il tema della privacy, ovvero la GDPR Compliance 

Oggi si può affermare che il termineprivacy sia diventato sinonimo diGDPR, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati divenuto operativo in tutta l’Unione Europea lo scorso 25 maggio 2018 e finalizzato a rafforzare la protezione dei dati dei cittadini UE e a restituire loro il controllo delle proprie informazioni. Ogni qual volta l’azienda introduce un software di terze parti che prevede la circolazione di dati al di fuori del perimetro aziendale (cosa quanto mai comune, vedi il discorso dei servizi SaaS), deve sincerarsi non solo di agire essa stessa in modo conforme ai dettami della normativa, ma che lo facciano anche leterze parti coinvolte nel processoSaaS provider in primis. Quando quest’ultimo dichiara la propria AppGDPR Compliantsignifica che l’azienda ha posto in essere una serie di policy e di procedure di Data Protection conformi con il recente Regolamento UE.

Per quanto riguarda nello specifico un’app per desk bookingquali informazioni possono essere memorizzateCertamente idati identificativi degli utenti, come nome, cognome, e-mail, funzione e sede di riferimentoma soprattutto quelli relativi alla suaposizione, alle attività svolte e da svolgere, come i desk prenotati, i check-in effettuati, le stanze in cui è stato, i meeting cui ha partecipato, la loro durata e via dicendo. Pur non transitando (salvo eccezioni) informazioni finanziarie o dati coperti da vincoli di confidenzialità, resta fondamentale che la conservazione e il trattamento vengano effettuati in modo conforme alla normativa in essere. Questo significa, tra i potenziali comportamenti virtuosi, che i dati vengano raccolti solo per scopi specifici e legittimiche vengano acquisiti solo quellistrettamente necessari allo scopoche vengano mantenuti non più a lungo di quanto necessario, che siano memorizzati in modo tale da garantirne l’integrità e la confidenzialità e tante altre misure che confluiscono nel principio generico diPrivacy by Defaultposto a tutela dei diritti dei propri utenti e di conformità di fronte ad audit ed eventuali ispezioni.

Employee engagement strategies in the fluid company

Not just the spaces. The pandemic has also forced us to rethink the role of people in organizations, and with it the employee engagement strategy. Putting people and workplace well-being at the center of company processes is very important for the organization in the new normal, as it allows you to successfully achieve your goals, harmony and, above all, il respect for workers' needs. With the workplace transformation in place and the company is increasingly fluid, employee engagement in the company is a reflection of the situation in organizations: you notice some friction, misunderstandings and few smiles? To know what and how to improve listen to your employees, they are the first to suffer the effects of a good one, or less good, business management.

What are employee engagement strategies

Corporate engagement strategies are not the result of a mathematical formula that leaders and managers can apply to engage employees. Absolutely not. Employee engagement comes from perceptions and sensations of the worker himself, and it is the emotional connection or commitment that the latter has towards the organization. So if we wanted to give a exact definition of employee engagement strategy it would be this: methods that the company adopts to increase the probability that employees establish a positive emotional bond with organization and physical involvement, psychological or emotional during work. To implement these strategies and create a lasting bond, Today, in a fluid working environment, crossroads of people and talents, social incubator, the company must put itself in a position to listen to the true needs of the worker to ensure a stimulating environment, productive, and which at the same time respects and measures the well being aziendale, both in presence, both remotely.

What are the objectives of employee engagement

By listening to employees, the right conditions of well-being at work can be created, guarantee people in the company work with serenity and allow them to carry out activities in the best possible way and be motivated to contribute to company success. This is the goal of employee engagement strategies. For the employee, "being engaged" means feeling included, understood and aware of the usefulness of one's role in the organization. Trust and responsibility are very important elements for fluid companies and receive regular and constructive feedback thanks to employee engagement survey it creates open working environments, equi, based on mutual respect - managers/workers - and with strong and authentic values.

Employee engagement: why it is important to implement a strategy

The success of an organization and excellent corporate performance, Today, depend on the management of People. The employee engagement strategy they help improve engagement, commitment and increase workers' motivation for better performance and high productivity, but also happy employees because the working environment improves, according to their needs. To make this happen, it therefore also becomes necessary to keep the effects of the implementation of these strategies under control so as to be able to make a value and measure employee engagement. Therefore, corporate engagement is not a process that ends in a limited period, ma a continuum of listening, support and growth which leads the company to be constantly evolving, and able to make its own agility and flexibility.

5 employee engagement strategies to take as an example

Not all employees are the same, but everyone must be involved to ensure constant listening, well-being at work and inclusion in organizational processes and corporate culture. I am 5 the employee engagement strategy in the company to be implemented in fluid companies to continuously improve the involvement of a team. They are low economic impact and long term, to create continuous learning about the company reality itself.
  • Listen, Always. Continuous learning is not to be understood only at a training level, but also of learning to improve. Through the employee engagement survey, the employee satisfaction questionnaire, and i pulse survey, real-time surveys that allow you to have a quick overview of the company situation, it is possible to find out what really works and doesn't work in the company, in relationships between colleagues, in space management (kw article link space management); monitoring that starts from the employee himself to address possible inefficiencies.
  • Make employees flexible and autonomous. In fluid companies, ensuring flexible working hours and remote working opportunities increases employee engagement. Flexibility satisfies work life balance, allows you to balance private life and work commitments. Guarantee autonomy, time management and flexibility means paying attention to the freedom of each worker; this will turn into respect and attachment to the company.
  • Offer professional development opportunities. Both on a personal level, and for career advancement. Transform employees into entrepreneurs and do acquire them an entrepreneurial mindset will make a company proactive and always at the forefront.
  • Offer ongoing training. In an ever-changing world, not training employees is equivalent to death. The company is people first.
  • Assign a role. In order not to feel excluded, employees want to have a role and objectives to achieve. With generational change and the entry into the world of work of Millennials, flexibility and search for opportunities they make a difference. Make employees aware of how their work positively impacts the company, it will make them happier, aware and responsible, therefore more productive.
A strategy of employee engagement aziendale well built must have a merit: be able to be measurable. Only in this way will we actually be able to give value to our strategy.

Post-covid visitor management: how to check in?

Thegestione dei visitatori nel post-Covid non è di certo un’attività banale. In fact, companies are under the burden of compliance with various shared rules and protocols for the Covid-19 emergency (the most recent is dated 6 April 2021), finalizzati ad agevolare le imprese nell’adozione di policy di sicurezza anti-contagio.

Il tema è di stretta attualità e pone le aziende, in particolare chi gestisce ilcomparto tecnologico, in una situazione delicata: la creazione e l’esecuzione di protocolli di sicurezza a tutela della salute implica un forte ricorso alla digitalizzazione, ma al tempo stesso è necessario adottare un approccio lungimirante e ipotizzare(mettendoci anche una certa dose di ottimismo) che tanti vincoli stiano per venire meno. Il punto èl’ottimizzazione dell’investimento: al di là dei termoscanner, che per forza di cose sono legati alla pandemia, è possibile adottare un corredo digitale che supporti le esigenze di oggi (distanziamento, sanificazioni, autocertificazioni…) ma anche quelle di domani, che invece saranno incentrate su produttività, efficiency, benessere ed engagement.

Gestione ingresso visitatori post-covid per limitare gli assembramenti 

Su queste basi si innesta il discorso della gestione ingresso dei visitatori post-Covid. In questo momento, la regola di base è il distanziamento: la digitalizzazione del processo di accreditamento deve infatti favorire il mantenimento della giusta distanza tra le persone. Quello che accadeva pre-2020, ovvero le code in reception e la compilazione di eventuali moduli per ottenere badge materiali che consentissero l’accesso ai locali aziendali, non è in linea né con l’era covid, né con l’obiettivo dell’efficienza.

Un sistema smart per la gestione dei movimenti visitatori 

 Riagganciandoci a quanto detto precedentemente, un sistema di prenotazione smart, in cui le persone (visitatori) prenotano la visita con un’app e ricevono un badge virtuale sullo smartphone che permette loro – in una fascia oraria ben definita – di accedere direttamente in azienda, è un’ottima soluzione per evitare gli assembramenti ma anche per efficientare i processi, ottenendo quel duplice beneficio di cui sopra. Non dimentichiamo che oggi ci sono anche le autocertificazioni, che molte imprese continuano a fornire in forma cartacea incorrendo in costi e inefficienze: anche queste possono essere dematerializzate, firmate digitalmente e inoltrate in azienda, che si occuperà semplicemente di misurare la temperatura (in modo automatico) dei visitatori all’ingresso dell’immobile o in specifici ambienti.

Digitalizzare il check-in, per le esigenze di oggi e di domani 

Il check-in non riguarda semplicemente l’accesso in azienda, ma è un’operazione che dipendenti e visitatori fanno quando accedono a una sala riunioni prenotata in precedenza, alla mensa, al desk, al posto auto ecc. Vi è dunque un’assoluta necessità di automatizzare tutte queste procedure, a prescindere dal fatto che l’obiettivo sia l’attuale distanziamento o l’efficienza dei processi.

Oggi l’attività di check-in va gestita via appPCQR Code, magari anche in modo più evoluto econtactless tramitesensori bluetooth o di movimento: in questo modo, chi gestisce il comparto tecnologico porta in azienda l’automazione dei processi indirizzandola alla sicurezzama da essa ottiene benefici ben maggiori. Si pensi, a tal fine, alla possibilità di gestire in modosmart i servizi all’immobile (facility), che possono essere governati dinamicamente in funzione dell’occupazione degli spazi che risulta dalle prenotazionidai check-in e dai check-out. In un paradigma lavorativosempre più ibrido, quest’ultimo sarà un tema centrale nei prossimi mesi e annivisto che le aziende dovranno perfezionare la coesistenza di svariati luoghi e modalità di lavoro.

La soluzione finale sarà la valorizzazione dei dati. Poter accedere a reportistiche avanzate degli accessi in azienda e dell’utilizzo dei vari servizi (sempre in funzione di check-in/out automatizzatipermette alle imprese di adottare un approccio predittivo e di assecondare alla perfezione le esigenze di dipendenti e visitatori, cui far trovare un ambiente confortevole, produttivo edestremamente efficace in funzione delle attività da svolgere.

Well Being aziendale: measure it easily with Workeeng

With the new normal and the transformations underway, welfare can no longer be limited only to material benefits: must place people at the center of the organization, give importance to the individual. Ilwell being aziendale promuove, Indeed, il benessere non solo economico, ma soprattutto psico-fisico del lavoratore.

Misurare il well being significa quindi assicurare il benessere aziendale alla persona, anche in smart working. Workeeng è la soluzione ideale, grazie a feature che permettono di monitorare l’attività delle risorse in azienda, il loro stato d’animo e la percezione in relazione alla collaborazione e all’ambiente smart.

Che cos’è il welfare aziendale 

Per welfare aziendale si intende un insieme di benefit per i dipendenti erogati dall’azienda con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e il benessere dei lavoratori stessi.

Creare engagement in azienda con il welfare aziendale 

Il coinvolgimento dei collaboratori attraverso il benessere è fondamentale, sia per trattenere i propri talenti che per creare un ambiente sano e di conseguenza più produttivo. Aumentarlo significa attivare un circolo virtuoso in grado di incrementare le performance.  

Il well being aziendale con Workeeng

L’ambiente lavorativo si trasforma, l’ufficio cambia in ottica phygital; gli spaziche accolgono lavoratori sia in presenza, sia in remoto, acquisiscono una funzione ibrida. In questo contestoassicurare il benessere aziendaleadattare e riorganizzare gli ambienti in funzione del lavoro agile e delle nuove abitudini dei lavoratori, è fondamentale. E nel passaggio da ufficio statico a modern workplace dinamico, the tecnologia assume un ruolo facilitatore.

Ecco perché la ripartenza in ufficio deve avvalersi di soluzioni tecnologiche volte agarantire un’organizzazione ordinata degli ambienti lavorativi e unagestione dello smart working a prova di benessere dei dipendenti. La gestione e la prenotazione delle sale riunioni, ad esempio, diventano una priorità, poiché l’hybrid workplace, soprattutto in seguito all’emergenza sanitaria, comporta non pochi problemi logistici.

Perché Workeeng per il benessere in azienda

Il benessere dei dipendenti migliora anche grazie alla gestione ottimale delle postazioni di lavoro, degli spazi e delle persone, che deve essere fluida e immediata per non creare intoppi alla quotidianità lavorativa delle risorse. Questo è possibile con l’adozione di soluzioni modulari, integrabili (ad esempio con Teams e altre tecnologie presenti in azienda) e a portata di smartphone come Workeeng.

Scegliere l’app MyWorkeeng e i moduli integrati rende la prenotazione delle postazioni di lavoro o la gestione delle sale riunioni facile e veloce; Life&Health, ad esempio, è la feature con cui i dipendenti possono comunicare la modalità lavorativa scelta in un dato giorno con un semplice tap sul proprio smartphone e comodamente da casa.

Questo significa migliorare il benessere e la produttività delle persone con semplicità e immediatezza, perché coinvolgere i lavoratori nelpianificare gli spazi di lavoro e l’organizzazione degli stessi favorisce la produttività, stimola la collaborazione e l’interazione, e permette di rispettare il distanziamento sociale.

Misurare il well being aziendale con Workeeng

Molte ricerche come quella svolta dalla Social Market Foundation, registrano un aumento di produttività fino al 20% in condizioni di serenità nell’ambiente lavorativo, Thereforeuna forza lavoro felice è più produttiva e ingaggiata. E i dipendenti che sono fisicamente ed emotivamente coinvolti sono anche più motivati, e riescono a far fronte a situazioni di stress lavoro-correlato.

Per mantenere una situazione positiva e di felicità al lavoro, con Workeeng è possibile misurare il well being aziendale e ascoltare i lavoratori di tutti i team dell’organizzazione monitorando gli performance indicators (KPIs); questo aiuta l’azienda a mantenere una realtà lavorativa sempre orientata al benessere.

Grazie a degli algoritmi e ai dati ottenuti daemployee engagement survey, e quindi dal feedback diretto del dipendente, l’azienda può rimodulare gli spazi e gestire le presenze in real time, sulle richieste delle persone.

L’accesso sicuro in ufficio: garanzia di una giornata lavorativa serena e produttiva 

Non solo gestione delle sale riunioni e prenotazione di postazioni di lavoro o parcheggi anche da remoto con lo smartphone: Workeeng affronta la situazione del rientro in ufficio con un sistema smart di self registration: una smart reception che permette di digitalizzare l’accesso di ospiti e dipendenti in tutta sicurezza.

Nel new normal il well being in azienda passa anche da qui, dalla volontà del datore di lavoro di vedere i propri dipendenti felici di raggiungere l’ufficio, quando ne hanno la necessità e di rimanere ingaggiati costantemente anche in remoto.

Scegliere di misurare il well being aziendale con Workeeng significa capire come rendere felici e produttivi i dipendenti e garantire a loro e all’azienda stessa il benessere continuo, migliorabile e personalizzabile sul feedback stesso delle persone. Investire nell’employee engagement e nell’employee happiness permetterà di avere un’azienda più felice e con un rendimento professionale più alto.

Performance management: the best systems are smart

Work aspects that were thought to be consolidated in organizations have been called into question by the new normal and the new agile paradigms. Di conseguenza i performance management systems utilizzati fino ad ora non sono più efficienti, poiché le imprese moderne richiedono flessibilità e soluzioni smart per la gestione delle performance. 

Le logiche di misurazione devono quindi essere ripensate prevedendo maggiore dinamicità, sia nello stabilire gli obiettivi sia nella valutazione, soprattutto nel monitoraggio dello smart working. 

Sistemi di performance management smart per adattarsi all’agilità delle imprese moderne

I sistemi di performance management tradizionali sono sempre meno efficaci nel favorire il raggiungimento degli obiettivi strategici, poiché presentano delle problematiche riconducibili a modelli di feedback poco dinamici che non si prestano all’agilità delle aziende moderne e al mondo del lavoro in continua trasformazione e digitalizzazione, il quale ha modificato repentinamente il lavoro degli HR manager e il modo di lavorare dei workers. 

Molte aziende, in seguito a questi rapidi cambiamenti, riconoscono l’impellente necessità di migliorare l’approccio al performance management per migliorare la gestione dell’organizzazione e promuovere l’engagement. 

Sistemi di performance management smart: quali scegliere

I sistemi di performance management sono utilizzati per misurare le prestazioni in un’organizzazione, e la maggioranza delle aziende, in particolare, li adotta per una gestione ottimale e una performance evaluation of employees. Aiutano inoltre l’azienda a organizzare e pianificare il raggiungimento di obiettivi attraverso le risorse disponibili e il monitoraggio dello smart working grazie ai KPI stabiliti e la definizione degli OKR.

A causa del nuovo scenario che si è andato a sviluppare soprattutto in questi ultimi anni, complice sì una digital transformation repentina e accelerata dalla pandemia, ma anche l’entrata di generazioni differenti nel mondo del lavoro, il bisogno di flessibilità lavorativa ha contribuito a far emergere i limiti nella valutazione delle vecchie performance aziendali.

Oltre a questi aspetti emerge anche la volontà di incrementare lo smart working in azienda per dare la possibilità ai propri dipendenti di scegliere come lavorare e dare più importanza all’employee engagement.

I migliori sistemi di performance management hanno queste caratteristiche

Oggi valutare i risultati delle prestazioni dei dipendenti necessita di una visione intelligente, che tenga conto dell’agilità delle aziende, della dinamicità dei workplace e della flessibilità dei lavoratori. I migliori sistemi di performance management sono smart: sistemi svincolati dalle logiche tradizionali di valutazione delle performance e maggiormente orientati al miglioramento continuo.

L’acronimo SMART si riferisce alle caratteristiche che deve possedere un obiettivo aziendale per poter esistere secondo le logiche dello smart working. Per i sistemi di performance management SMART è il raggiungimento di una visione volta allo sviluppo dinamico e continuo nelle valutazione delle performance dei dipendenti.

Le caratteristiche dei sistemi di intelligent performance management smart sono:

  • Specificità: la definizione dettagliata di un obiettivo da fornire a un lavoratore permette di avere un monitoraggio delle performance dettagliato e non invasivo nelle libertà lavorative della persona. La specificità dipende molto dalla personalità e dal livello di esperienza del worker;
  • Misurabilità: il termine misurabile indica se l’organizzazione può misurare il raggiungimento di obiettivi e traguardi da parte del dipendente. La parte relativa alla misurazione del report dovrebbe contenere dettagli su come un’organizzazione misura il successo, in termini di quantità, quality, tempestività o costo;
  • Raggiungibilità: la possibile realizzazione è la garanzia che il dipendente ha le capacità per portare a compimento un obiettivo. Aspetto molto importante nella valutazione delle performance dei dipendenti perché è necessario capire se un obiettivo è davvero realizzabile o meno dal singolo individuo;
  • Practicality: gli obiettivi che un’organizzazione assegna al dipendente devono essere realistici. Il sistema di performance management smart garantisce un orientamento al risultato nell’ambito delle capacità realizzabili del dipendente.
  • Tempo: la timeline temporale in cui l’obiettivo deve essere completato dal lavoratore.

Le aziende devono comprendere i vantaggi dell’implementazione di sistemi di application performance monitoring poiché stiamo procedendo verso una nuova normalità, e i paradigmi lavorativi agili sono qui per restare. La gestione dello smart working e il benessere delle persone sono ormai requisito fondamentale per le realtà aziendali moderne. 

Un sistema di performance management smart permette di valutare le performance del dipendente attraverso strumenti digitali alla portata di tutti, ad esempio smart pulse survey o il questionario di soddisfazione dei dipendenti, feature che permettono di esprimere le proprie opinioni in merito al workflow, agli obiettivi assegnati, o alla gestione del workspace; un aiuto fondamentale per raccogliere i feedback e le opinioni di tutta la popolazione aziendale, utili a disinnescare le lamentele o i conflitti che possono sorgere tra i membri del team e a creare opportunità di crescita.

Measuring employee engagement and agile working in the new normal

Measuring employee engagement in an ever-changing world of work helps organizations understand how to engage people in the best possible way, in a context, that of the new normal, totalmente differente da quello a cui eravamo abituati. Monitorare e migliorare l’employee engagement e il lavoro agile è fondamentale nelle aziende moderne per capire cosa, e quel cosa quanto, influenza la motivazione delle persone nel raggiungere gli obiettivi aziendali. 

L’employee engagement è il risultato delle percezioni dei dipendenti circa il legame e le relazioni che si instaurano tra questi ultimi e l’azienda. Più forte è questo filo che lega le due realtà, più le persone sono motivate e ben disposte a lavorare e collaborare. 

Perché misurare l’employee engagement e il lavoro agile?

La pandemia ha costretto molte aziende a dover rivedere i propri paradigmi lavorativi a favore di una maggiore gestione dello smart working, o comunque di una modalità lavorativa ibrida, da remoto e in presenza.

Per molte di queste realtà non è stato possibile intraprendere percorsi di formazione o abilitazione al lavoro agile; per questo lavorare a distanza può aver portato alla nascita di situazioni lavorative spiacevoli, con un’inevitabile ricaduta sulla produttività e sul benessere lavorativo.

In questa nuova normalità che si è andata a definire, misurare l’employee engagement e misurare la soddisfazione dei dipendenti è davvero importante; secondo una ricerca Gallup, ad esempio, le organizzazioni con un alto livello di coinvolgimento sembrano avere una produttività superiore del 22%.

Attraverso employee engagement strategy, dipendenti coinvolti lavorano di più e rimangono più a lungo legati ad un’azienda, non è quindi solo una questione di rendimento ed efficienza lavorativa. misurare la soddisfazione dei dipendenti aiuta le organizzazioni ad ascoltare le persone, a capire quello che vogliono, cosa pensano della realtà per cui lavorano, quindi a ricevere feedback.

I vantaggi nel misurare l’employee engagement

Il vantaggio del misurare l’employee engagement sta nel feedback, che arriva direttamente dalle persone che lavorano in azienda grazie a employee engagement survey, questionari per la soddisfazione dei dipendenti.

Sono soprattutto 4 gli aspetti che si riescono a migliorare grazie a questi strumenti:

  • Affrontare gli ostacoli prima che diventino problemi: utilizzare i dati dei sondaggi per capire cosa sta andando bene e cosa no, e per connettere team più deboli a quelli più forti per evitare situazioni disagevoli.
  • Creare fiducia: chiedere feedback ai dipendenti dimostra di essere una leadership human oriented, e che l’azienda vuole creare la migliore esperienza lavorativa possibile grazie all’ascolto.
  • Creare una panoramica condivisa: condividere i dati estratti dagli employee engagement survey con l’intera popolazione aziendale per offrire a tutti l’opportunità di conoscere e contribuire al miglioramento della cultura aziendale.
  • Anticipare i trend: misurare l’employee engagement e il lavoro agile consente di ascoltare l’azienda, e capire in cosa eccelle e dove invece ha bisogno di una revisione di paradigma.
  • Migliorare la flessibilità lavorativa: offrire al lavoratore la possibilità di scegliere come e dove lavorare, aumenta sicuramente la percezione positiva verso l’ambiente lavorativo.

Come misurare l’employee engagement nel new normal

Employee engagement survey, questionario di soddisfazione dei dipendenti e smart pulse survey sono gli strumenti che permettono di misurare l’employee engagement e il lavoro agile nel new normal. Sondaggi che offrono al lavoratore la libertà di esprimere la propria opinione e contribuire così al miglioramento del benessere lavorativo e delle performance di tutta l’azienda.

Gli employee engagement survey non sono questionari con domande casuali, ma validi strumenti di misurazione progettati strategicamente seguendo un framework che tiene conto di aspetti, qualitativi e quantitativi.

L’employee engagement framework 

Dopo che tutti i dipendenti, o la maggioranza di essi, compreso il top management, hanno preso parte all’employee engagement survey, è importante prendere i feedback a ogni livello di leadership, e poi analizzare i dati seguendo un flusso ordinato e strutturato.

1. Raccogli i dati e determina i risultati del coinvolgimento: per prima cosa è necessario analizzare quanto ottenuto dal survey. Il risultato è la somma delle percezioni, dei sentimenti e dei comportamenti delle persone in azienda. Misurare l’employee engagement permette di trovare degli performance indicators (link articolo kw: KPI smart working) che identificano gli obiettivi da mantenere o migliorare.

2. Identifica ciò che è importante per i tuoi dipendenti: una parte dell’employee engagement survey si baserà su domande che determinano il livello di coinvolgimento dei dipendenti in relazione al lavoro di squadra, alla leadership, alla carriera, alla comunicazione interna. Questo per raccogliere anche dati qualitativi.

3. Sviluppare una strategia di ascolto continuo: ogni quanto sottoporre i dipendenti a employee engagement survey? Non esiste una cadenza perfetta, ma si deve tenere conto che i comportamenti e le preferenze cambiano nel tempo. Gli smart pulse survey in questo caso sono ottimi per raccogliere feedback veloci e in real time, soprattutto per rilevare situazioni di emergenza quando si lavora a distanza. 

Misurare la soddisfazione dei dipendenti è complesso, ma non impossibile, anche nel new normal. Il monitoraggio dello smart working e del coinvolgimento dei dipendenti aiuta a comprendere cosa le persone vogliono, e a guidarle nello scopo del loro lavoro. I lavoratori non pensano solo alla busta paga, ma vogliono anche relazioni sane, in particolare con manager che possano accompagnarli in un percorso di crescita e innovazione.

Smart working monitoring: all the steps and KPIs to use

An ever-increasing number of organizations and large companies are implementing and experimenting with the agile working paradigm. Ilmonitoraggio dello smart working durante la fase emergenziale è servito a molte realtà per trasformare quello che era solamente un “progetto sperimentale”, in un valido approccio lavorativo basato suproduttività, fiducia, ascolto e time management

È ovvio che per far percepire alle persone l’utilità del controllo nello smart working, è necessario che le azienderendano chiaro ilmotivo del monitoraggio, spiegando che l’attività non è volta a controllare l’operato come risoluzione di un accordo contrattuale, ma peragevolare l’implementazione di un paradigma lavorativo che migliori la vita di tutta la popolazione aziendale e risolva in tempi brevissimi le criticità che possono presentarsi.

Smart working monitoring: un incentivo per lavorare focalizzati e con fiducia

Prima del Covidl’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano aveva rilevato nel 2019 un’adozione dello smart working del 58% da parte delle grandi imprese e del 12% da parte di PMI.

Poi è scattata l’emergenza sanitaria, e losmart working ai tempi del coronavirus per molte realtà è diventata modalità lavorativa preferibile(per alcune obbligatoria), vista come soluzione per garantire la businesscontinuity e un lavoro svolto in totale sicurezza

I dati del 2020 parlano chiaro: nel settore privato il 97% di grandi imprese e il 58% di PMI adottano il lavoro da remoto (definito volutamente così in questo caso, poiché molti progetti nati sotto pandemia, difficilmente possono essere definiti come smart working). 

In Italia la mancanza di un mindset e di una cultura manageriale volta all’innovazione, purtroppo, creano interpretazioni superficiali e distorte della modalità lavorativa agile. Nonostante questola presenza di iniziative e progetti, vere e reali, precedenti la pandemia, ha influito molto sull’incremento della stessa, poiché grazie a unmonitoraggio dello smart working in fase di test, molte realtà hanno avuto modo di analizzare dati concreti e migliorare così l’implementazione del paradigma lavorativopuntando sulla comunicazione tra azienda e lavoratori.

Avere a disposizione dei report, strumenti di monitoraggio per agevolare la collaborazione e sistemi di valutazione delle performance dei dipendenti offre alle aziende l’opportunità di capire qualicriticality possono sorgere in azienda e comerisolvere tempestivamente

Quindi, quali sono i passaggi necessari per impostare un progetto di smart working all’interno dell’azienda? È necessario strutturare un framework, sorta di linee guida per favorire un così radicale cambio di cultura organizzativa, volto alla fiducia, alla responsabilizzazione dell’individuo e al raggiungimento dei risultati. 

Cosa serve per lo smart working: gli step fondamentali

Una corretta implementazione e gestione dello smart working si basa su alcuni fattori molto importanti, che sono poi le leve del lavoro agile da adottare in azienda

  • instaurare un rapporto di fiducia: rapporto che deve godere di una reciprocità aziendalavoratore, altrimenti risulterebbe impossibile adottare un paradigma lavorativo totalmente differente da quello che le realtà aziendali hanno sempre conosciuto.

Quindi, tanto più il manager, il facility manager, l’HR manager, il lavoratore riescono a mantenere salda la stima reciproca e a mantenere uno spirito di squadra, tanto più ciascuna persona si sentiràcoinvolta nel proprio ruolo, e non avrà problemi neanche a mostrarsi favorevole al monitoraggio dello smart working in ottica di miglioramento

  • diffondere modelli manageriali basati su autonomia e responsabilità dei lavoratori: definire gli obiettivi da raggiungere, comunicare tasks, OKR e dati è importante, e lo è anche coinvolgere il lavoratore nella definizione degli stessi.

È fondamentaleresponsabilizzare le persone e renderle autonome nel lavoro, ma con le giuste linee guida, quelle che l’azienda intende seguire per il raggiungimento degli obiettivi.

Lo smart working non è per tutti, è compito infatti dell’HR manager individuare chi ha una maggiore necessità di allineamento per sostenerlo con una maggiore comunicazione.

  • rendere trasparente e chiara la comunicazione: comunicare è, appunto, uno scambio, e quando si lavora a distanza è l’unico canale a disposizione per veicolare un messaggio.

Non esistono sguardi, non esistono gesti. Thesfida dello smart working è proprio quella di essere il più chiari possibile nel condividere obiettivi, informazioni e sentimenti di coesione al team work, nell’impossibilità del confronto in presenza

  • sviluppare nuovi strumenti e competenze digitaliil lavoro a distanza implica un aumento di competenze, tecnologie e strumenti per agevolare lo svolgimento delle attività, mantenere alta la produttività e non finire nella trappola delle comunicazioni frammentate. 

Formare la popolazione aziendale sulle nuove skills tecnologiche e di digital collaboration e dotarsi di tecnologie adeguate al lavoro in smart working apporta un vantaggio competitivo sia di risultati, sia di collaborazione in team

  • ripensare gli ambienti aziendali in ottica smart workingrendere più flessibili gli spazi e gli orari di lavoro è oggi una necessità. Gli ambienti aziendali ormai si sono trasformati in spazi ibridiin cui le postazioni lavorative sono condivise su prenotazione, a tempo, al bisogno.

Permettere la continuità produttiva e lavorativa con un buon time management in un ambiente sano e ben organizzato è fondamentale per il lavoro in smart working.

  • diffondere una cultura orientata ai risultatiimplementare una cultura aziendale che si focalizzi sul raggiungimento degli obiettivi, piuttosto che sul “percorso” e sul tempo impiegato per arrivare all’output è un fondamento dello smart working. 

Trattasi di una cultura che rende autonomi i lavoratori, i quali maturano una consapevolezza imprenditoriale e riescono a prendere decisioni importanti e di leadership.

Essere valutati sulla base dei risultati pone il lavoratore in unaposizione di responsabilità, la motivazione è maggiore, la collaborazione in team migliore e la capacità di adattamento è continua.

KPI smart working: gli indicatori da usare

Gli elementi che abbiamo visto non possono esistere senza un monitoraggio dello smart working, in modo tale da poter individuare problematiche nel più breve tempo possibile, mantenere allineati i lavoratori con l’azienda e migliorare ove possibile.

I KPIKey Performance Indicator – dello smart working sonoperformance indicatorsorientati sia alla valutazione delle performance dei dipendenti con stimequantitative, siaqualitative grazie a survey e questionari.

Nella maggioranza delle aziende che hanno già sperimentato con successo il paradigma lavorativo agile, il monitoraggio dello smart working tiene conto di 5 aspetti

  • il livello dipartecipazione;
  • thesoddisfazione delle persone
  • il livello dicoordinamento e allineamento con i team work
  • l’utilizzo dellatecnologia e le possibili criticità
  • thesoft skills ethecharacteristics degli smart workers.

Possiamo quindi riassumere i KPI in4 macroaree funzionali al controllo dello smart working

  • KPIs referring to people; 
  • Business and organizational process KPIs
  • Performance indicatorsenvironmental and sustainability
  • Qualità del lavoro svolto.

Agile working tools: because integration with Teams is needed

Li chiamanostrumenti di lavoro agile: they are apps, piattaforme e device che semplificano un’esperienza lavorativa profondamente diversa da quella di un tempo. Today, Indeed, non basta essere sempre in contatto con colleghi, team, clienti e fornitoribisogna fare in modo che questa connessione sia indipendente dalla presenza fisica, dal luogo, dall’orario e dal device. È l’esito di una trasformazione profonda che coinvolge cultura, organization, leadership e processima non potrebbe mai funzionare senza una piattaforma tecnologicacoreche riunisca al suo interno tutta la workforce e permetta di gestire i processi da remoto, Of comunicare rapidamente su più canali (dai messaggi testuali alle video-call) e di sviluppare relazioni collaborative all’interno e all’esterno dell’azienda. Questo è precisamente il ruolo di Microsoft Teams.  

Microsoft Teams e l’importanza dell’integrazione 

Microsoft Teams è la declinazione di Digital Workplace secondo l’azienda americana. La piattaforma funge da hub, daone stop shop per tutte le comunicazioni e i processi collaborativi (Unified Communications & Collaboration, UCC) di cui si compone un Workplace moderno. Nelle aziende basate sulla piattaforma Microsoft, Teams è il primo luogo (virtuale) cui si accede ogni mattina e l’ultimo da cui si esce alla sera, è il punto d’accesso a tutto il proprio mondo lavorativo. È qui che si tengono le videoconferenze, che si condividono file e documenti con i propri team, che si chatta con i propri colleghi e con tutte persone esterne che gravitano attorno all’universo aziendale.

Per definizione, Teams è il capofila degli strumenti di lavoro agile. Rientrano però in questa categoria anche molte altre applicazioni, più specifiche e verticaliche semplificano le attività quotidiane e che, di conseguenza, vanno integrate con il pilastro indiscusso dell’agile working, cioè proprio con Teams. Se ciò non dovesse accaderel’azienda si troverebbe a operare con tanti strumentistand aloneda cui inefficienze diffuse e produttività a rischio. Chi lavora, Indeed, potrebbe avere a disposizioneuna piattaforma UCC, un tool di project management, un’applicazione per la gestione degli accessi in azienda, una per lo storage dei file e una per l’accesso e il booking delle postazionima mancherebbe un unico hub in grado di creare sinergie e automazione. Il fatto che tutte queste applicazioni e funzionalità possano essere integrate e gestite all’interno dei flussi di lavoro di Teams è un punto di forza indiscussoperché rende il workplace efficaceproduttivo e agile.

Come funziona l’integrazione ei suoi benefici 

Che tipo di sinergia si può ottenere integrando gli strumenti di lavoro agile con Teams? Tutto dipende dalle applicazioni e dalle funzionalità. For example, si potrebbero considerare le app che abilitano una gestione intelligente dei luoghi di lavorocioè quelle che permettono la prenotazione di postazioni, meeting room, posti auto e una gestionesmart degli accessi e dei visitatoriIn questo caso, è possibile fare in modo chela prenotazione delle postazioni e delle meeting room avvenga all’interno dei gruppi di Teams, con evidenti benefici di semplicità, rapidità e praticità. Poi, ci si può spingere oltre permettendo l’organizzazione delle riunioni direttamente dai calendari di Outlook, con tanto di inviti automatici ai partecipanti e contestuale prenotazione della sala(con verificarealtime della disponibilità). Non solole attività dicheck-in echeck-outdelle riunioni potrebbero essere sincronizzate con gli stati di presenza in Teamscosì da evitare che i meeting più focalizzati vengano disturbati da messaggi o chiamate. Procedendo di questo passo si può ipotizzare l’utilizzo di bot per l’automazione di tutte le prenotazioni, comprensive dei posti auto, degli accessi in azienda, della mensa e di altri servizi, fino ad arrivare a veri e propri assistenti intelligenti capaci di prenotare la migliore esperienza possibile(dalla meeting room “giusta” a un posto in coworking), in funzione degli impegni presenti nei calendari della suite Microsoft.

Per il resto, dipende tutto dall’applicazione. Un tool di project management integrato in Teams permette di seguire l’avanzamento dei progetti direttamente dai gruppi di lavoro, evitando a molti di dover usare due strumenti separati, e lo stesso vale per applicazioni dipartimentaliper l’ERPil CRM e molto altro. In sostanza, integrare gli strumenti di lavoro agile con Teams, e quindi con l’ecosistema Microsoft365, permette di ottimizzare gli investimenti già fatti dall’azienda in ambito di Digital Workplace, fornendo un’employee experience ottimizzata, produttiva e ingaggiante.

Desk booking: how to ensure adoption with user experience

In the historical period in which smart working and workplace transformation lead us towards an inevitably hybrid corporate life, ildesk booking è la soluzione che meglio si integra nei processi organizzativi con i sistemi già utilizzati dalle aziende. Una tecnologia intuitiva per la gestione degli spazi lavorativi aziendali che offreflexibility nei tempi di prenotazione delle postazioni e delle sale, assicurando ai dipendenti un’ottimagestione del time management e la possibilità di scegliere come e dove lavorare attraverso lo smartphone.

Rimane tuttavia cruciale l’adozione di nuove tecnologie

Con l’implementazione dello smart working e l’aumento della collaborazione a distanza, l’utilizzo di software e app in azienda si è triplicato, e il tasso di abbandono da parte dei dipendenti è molto alto. Il lavoratore rischial’overload tecnologico

Mai come ora invece ogni azienda desidera che le proprie Persone siano soddisfatte, poiché un’ottima esperienza lavorativa si traduce inottimi risultati.

Come garantire quindi un’adozione totale e condivisa di desk booking software, senza ledere il work-life balance dei dipendenti e integrando la tecnologia nella cultura aziendaleAscoltando le persone e misurando la loro esperienza. 

Esperienza utente: il vero driver per l’adozione di tecnologie desk booking 

Imporre una tecnologia in azienda senza mettersi nei panni di chi dovrà utilizzarla non è la strada giusta per un’adozione condivisa della stessa. Se i dipendenti ritengono che un app o un software non siano confacenti o utili a semplificare, automatizzaremigliorare la loro situazione, non saranno propensi a un utilizzo quotidiano.

L’integrazione di una nuova tecnologia in azienda potrebbe non portare risultati sperati e fallire, ma è da questo fallimento che Facility Manager e Direzione HR possonoricavare dei dati utili per aiutare l’organizzazione ad accogliere il cambiamento.L’esperienza utente in questo passaggio è di fondamentale importanza.

Perché l’esperienza utente per garantire l’adozione di desk booking app 

Una buonaesperienza utente è fondamentale percreare fiducia e strutturare processi semplici e fluidi

Poiché sempre più persone lavorano a distanza e utilizzano tecnologie e strumenti differenti per connettersi con i colleghi e l’aziendaraccogliere informazioni sulla gestione e l’utilizzo degli spazi è importante, e i sistemi di desk booking tengono traccia di dove i dipendenti scelgono di sedersi, di come i team lavorano insieme, il tempo che ogni dipendente trascorre in ufficio e quali spazi utilizza di più. Avere accesso a questi datipermette di costruire la tecnologia intorno alle persone

Software di desk booking garantiscono l’accesso a report di questo genere in tempo reale, e offrono la possibilità dipersonalizzare i dati per settare i software sulle reali esigenze di un’organizzazione. 

Come garantire l’adozione di desk booking software grazie all’esperienza utente 

Una buona esperienza utente è la chiave per l’adozione di tecnologie desk booking in azienda, soprattutto quando si vuolemantenere una situazione lavorativa ibrida, e la prenotazione delle postazioni di lavoro deve avvenire nel modo più fluido ed intuitivo possibile. 

Oggi siamo abituati a un utilizzo della tecnologia immediato, la nostra quotidianità è permeata dal digitale e ci si aspetta un’esperienza d’uso semplice, che non faccia perdere tempo e cheriduca al massimo le problematiche legate al device utilizzato o ai rallentamenti di connessione.

Per fare in modo che tecnologie come il desk booking vengano adottate e condivise da tutti in azienda, quindi la Direzione HR e i Facility Manager devono procedere allastrutturazione di un flusso che coinvolga tutti i membri di un’organizzazione. Il processo si compone di 4 passaggi

  • testing: è la fase in cui rendere accessibile l’utilizzo del desk booking a tutta l’organizzazione. Serve per avere più dati possibili a cui accedere; anche il non utilizzo è un dato.
  • analisii dati vengono raccolti in report dettagliati dal sistema di desk booking e vengono analizzati in base all’utilizzo; il miglioramento dell’esperienza utente inizia sempre dalla raccolta di informazioni. 
  • misurazione e reportingmisurare ogni fase del processo attraverso i dati raccolti aiuta ad identificare i colli di bottiglia. L’obiettivo è quello di eliminare gli intoppi in modo tale che la tecnologia venga adottata e accettata da tutta la popolazione aziendale. 
  • riflessioni e azionile problematiche individuate devono ora essere risolte. La riflessione viene fatta con tutti i membri dell’organizzazione per creare uno scambio di idee ed un confronto aperto con ogni team. In questo modo tutte le persone in azienda avranno dato il loro contributo, e sarà più semplice avere la loro fiducia e collaborazione.

È fondamentale che le aziende moderne implementino strumenti di desk booking per monitorare l’efficacia dei flussi strategici ed operativi.

Questo consente di avere unimpatto positivo sul lavoro dei dipendenti e per facilitare la collaborazione e la gestione dello smartworking.

In questo modo la Direzione HR avrà a disposizione dati sufficienti anche per capire se i dipendenti hanno bisogno di ulteriore supporto e formazione.

What are the KPIs of smart working: tra engagement e performance

Measuring the benefits of smart working in the company is one of the new challenges to be faced today; as well as maintaining good engagement, high levels of performance and provide management with a complete picture of the worker's emotional and productive state. The definition of smart working KPIs and management of objectives these are needs born with the new normal, daughters of the uncertainty brought by new working methods, necessary for modern companies to maintain the collaboration and productivity relationship between companies, employees and collaborators.

I KPI dello smart working: how they define themselves

KPIs – acronym for Key Performance Indicator – it is a set of quantifiable indicators that a company uses to monitor smart working in the company, or to compare performance in terms of meeting strategic and operational objectives.

The main characteristic of performance indicators is their being quantifiable and measurable, since they must give the HR Department and Management the opportunity to analyze the progress achieved, both from the point of view of employee engagement, both from that of work performance.

It is important to choose smart working indicators clearly and appropriately a long-term perspective. Changing KPIs only after a short adoption, would lead to a lack of reliable data for monitoring, and would fail to meet the following requirements:

  • Quantifiability: must have a numerical value. Less data, less ability to monitor;
  • Directionality: they must be chosen to contribute to improving company performance;
  • Practicality: they must integrate with company processes;
  • Operation: they must be observed in the field to measure effective change.

What are the KPIs of smart working

Smart working KPIs are indicators that suggest to HR whether people in the company work well and are engaged. Have data available, monitoring them and knowing how to read them allows you to modify or implement strategies and processes for the good of the organization.

With KPIs both quantitative and qualitative aspects, and to date, according to data from the Milan Polytechnic Observatory, almost all organizations with a structured smart working project monitor at least 5 wait:

  • the level of participation in the initiative measured in days used and people involved;
  • the people's satisfaction with respect to the initiative;
  • The impacts on coordination with the head, colleagues and internal customers;
  • the criticality related to the use of technology;
  • the characteristics of Smart Workers.

There is no smart working without worker engagement and performance monitoring

Again according to data from the Smart Working Observatory, an evaluation of the impact of smart working is expected in the future towards increasingly qualitative aspects such as:

  • KPIs referring to people;
  • business KPIs and organizational processes;
  • environmental indicators of interest for the sustainability report;
  • quality of work done.

These macro-areas of smart working indicators can be divided into KPIs useful for performance evaluation of employees, e KPI per monitor engagement of workers.

Employee performance evaluation

Performance monitoring includes: process indicators, Smart working KPIs aimed at measuring the performance of continuous and routine activities having a standard (number of documents managed, time spent for the approval of a tender) and i organizational processes.

Even the quality of the work performed it is a performance indicator, together with average time to achieve objectives. How long does it take an employee on average to achieve the result set in the OKR?

Thanks to the definition of these KPIs and to performance management systems it is possible to monitor the performance of an entire team and organization and of measure project activities, discontinuous and non-routine.

Smart working KPIs to keep workers engaged

Employee engagement is the most complex aspect to monitor and for which to define clear and shareable KPIs. Companies that launch smart working projects often leave out qualitative KPIs referring to people, like for example the rate of absenteeism, the level of overtime, injuries, and the need for software to measure environmental and social KPIs or to support the protection of employee health is taken for granted.

They are included in the smart working KPIs for employee engagement interaction indicators to measure the quality of remote employees' and collaborators' relationships with managers, managers and all the people in the organization, internal and external to it.

To have excellent management of smart working you need to move away from the old control logics and have clear objectives and KPIs to abandon a siled corporate vision towards a broader one, for objectives and evaluation of results.

 

Access and workstation management: vertical app vs integrated solution

Un’efficiente gestione degli accessi e delle postazioni di lavoro è un pilastro di ogni azienda agile e moderna. The pandemic, Indeed, non ha semplicemente accelerato l’adozione dello smart working, che secondo l’Osservatorio PoliMI coinvolge ora più di 5 milioni di persone contro le 570 mila del 2019, ma ha anche obbligato le aziende a dotarsi di strumenti con cui gestire in modo smart i propri spazi di lavoro. Today, i professionisti delle risorse umane, i facility manager e i CIO devono far sì che il posto di lavoro offra adeguate misure di sicurezza sanitarie (distanziamento, contact tracing, sanificazioni…) ma, nel gestire l’emergenza, si devono dotare di strumenti future proof, che possano cioè avere un ruolo centrale nella trasformazione digitale dell’impresa, anche quando la pandemia sarà diventata un ricordo.

Access and workstation management: i fondamenti del lavoro 2.0

Assecondando i cambiamenti nel modello di lavoro, l’azienda deve disporre di un sistema avanzato di gestione accessi e postazioni: tramite il primo, Indeed, i dipendenti e gli ospiti possono entrare nei locali aziendali, preregistrando la propria presenza tramite un’app mobile e magari mostrando poi un QR Code all’ingresso, che corrisponde ad un badge virtuale autorizzato ad accedere a specifici locali dell’azienda. Allo stesso modo, tutta la documentazione come le autocertificazioni sanitarie, i moduli della privacy e della sicurezza viene dematerializzata e non va più stampata, firmata e consegnata in reception. I benefici sono ovvi ma, above all, si estenderanno anche all’era post-covid: se oggi i driver sono la riduzione degli assembramenti all’ingresso e, grazie ai termoscanner, il controllo automatico della temperatura, domani saranno l’ottimizzazione dell’employee journey, la maggiore produttività e l’impiego di un numero minore di risorse in reception.

Stesso discorso per i sistemi smart di prenotazione delle postazioni: in un modello diffuso, in cui si lavora da casa, in ufficio e durante gli spostamenti, la postazione fissa è uno spreco di risorse, mentre quella assegnabile può essere scelta dal dipendente in funzione dell’attività da svolgere (Activity Based Working), così da massimizzare la produttività. Anche qui, stesso discorso dei benefici duraturi: se oggi il sistema di booking permette di gestire al meglio le attività di sanificazione, il distanziamento sociale e il contact tracing, domani sarà perfetto per massimizzare la produttività, l’efficienza e generare saving.

App verticali e soluzioni integrate di gestione del workplace

Il mondo della workplace technology è stracolmo di soluzioni. Quelle citate nei paragrafi precedenti possono essere proposte in modalità stand alone, o verticale, oppure integrate in una suite di soluzioni adottate per gestire al meglio le dinamiche lavorative dello smart working. I sistemi di accesso smart ai locali aziendali e la gestione avanzata delle postazioni vanno infatti contestualizzati all’interno di una piattaforma integrata di soluzioni per lo smart working, finalizzata a ottimizzare l’employee journey da un lato e il facility management dall’altro, nel rigoroso rispetto della normativa vigente.

Il punto di vista del CIO e 4 spunti di riflessione

A questo punto, una domanda sorge spontanea: per gestire la pandemia e abbracciare le potenzialità dello smart working, è meglio un’app verticale o una soluzione integrata? La risposta non può essere netta, e soprattutto non può valere per ogni azienda, ma si possono fornire alcuni interessanti spunti di riflessione, particolarmente utili per chi in azienda gestisce il comparto tecnologico.

Alcuni criteri di valutazione sono indipendenti dal tipo di soluzione: la qualità della stessa, for example, prescinde dal suo carattere verticale o integrato. Per ovvii motivi, sulle funzionalità supportate la soluzione integrata ha solitamente la meglio, ma un aspetto importante sono le integrazioni native: for example, i sistemi avanzati di accesso in azienda devono ‘dialogare’ con i sistemi di timbratura per le presenze, ma anche con i termoscanner, magari basati su AI e tecnologie di riconoscimento facciale (per verificare la presenza della mascherina). Dal canto loro, i sistemi di booking delle postazioni devono essere facilmente integrabili con strumenti di produttività come il calendario aziendale, così da coordinare la prenotazione di desk e meeting room rispetto agli impegni dei vari team. È certamente possibile ipotizzare lo sviluppo di un assistente digitale che organizzi autonomamente – e nel migliore dei modila giornata lavorativa in funzione degli impegni esistenti.

Di seguito, 4 ulteriori aspetti interessanti che un CIO dovrebbe valutare in sede di software selection e che riguardano direttamente le differenze tra app verticale e soluzione integrata:

  • User Experience

L’esperienza d’uso ha un impatto enorme sulla produttività e sull’efficacia della soluzione. Per quanto anche le soluzioni verticali possano (e debbano) essere integrate con diversi device e applicativi, la piattaforma integrata può avvalersi di una user experience conosciuta, familiare e coerente tra tutte le funzionalità. Il tempo risparmiato dagli employee può essere notevole, e la traduzione in saving altrettanto importante.

  • Convergenza e sinergia

È un naturale beneficio delle piattaforme integrate e connesso al precedente. L’integrazione nativa di funzionalità di accesso in azienda e di booking delle postazioni permette di sviluppare sinergie produttive: es, prenotazione automatica di una sala riunioni libera al momento del check-in in azienda.

  • Uno o più interlocutori

Una delle esigenze dei CIO e dei team IT è ridurre le inefficienze. Una delle attività più onerose era quella di gestire decine di fornitori e partner diversi, soprattutto in occasione di guasti e manutenzioni. A differenza delle singole app verticali, scegliere una soluzione integrata fa sì che, qualsiasi sia la motivazione (tecnica, commerciale…), ci sia un solo interlocutore cui fare riferimento.

  • Costo (TCO)

Il Total Cost of Ownership è un parametro centrale ai fini della software selection (e del ROI): va calcolato con attenzione e messo a confronto tra i vari candidati. Nella fattispecie, vanno presi in considerazione i costi diretti e indiretti, cioè di implementazione, integrazione e adozione (eventuale change management), oltre a quelli della soluzione in sé e di eventuali accessori (termoscanner, for example): si ottiene solitamente una porzione di costi CapEx e una di costi ricorrenti OpEx. La valutazione finale deve tenere conto anche del numero di funzionalità utili supportate dall’app verticale e dalla soluzione integrata, nonché dei potenziali costi nascosti (tempo perso per identificare la causa dei problemi, efficienza del servizio clienti…).

Controllo smart working: as it is done in the new normal

Smart Working has now entered the professional life of organizations and workers, and it is destined to remain there. The formula adopted in full lockdown, even if forced and emergency, it helped companies understand where to improve and how to adapt to the new normal. Not, the challenge is not to lose the skills acquired and continue towards more flexible work, autonomous and responsible. It is therefore necessary to focus on people, about their needs and talents, and adopt a smart working control aimed at promoting the performance and well-being of workers.

Check smart working: how companies should move today

Pursuing a business perspective while respecting people's needs is the basis of modern organization; therefore companies today are forced to abandon the now obsolete "pre-pandemic" working models, rethink the organization of work and make room for autonomy, flexibility, responsibility and innovation.

The agile working paradigm values ​​people, and certainly not for the number of presences in the office or for the hours worked, but for the results that they manage to achieve. And here, realities anchored to old working models are affected lack of evaluation parameters and they think they don't have the smart working control.

Monitoring remote work, however, is possible and is based on other indicators, that take operations into consideration, people's well-being and performance.

What indicators? The KPIs to monitor in smart working

Organizations are moving towards an assessment-based approach to work moderated measurable objectives, The DISTRICT – Objectives and Key Result and qualitative aspects, i KPI – acronym for Key Performance Indicator, performance indicators functional to the control of smart working divided into 4 macro-aree:

  • KPIs referring to people: absenteeism rate, level of overtime, accidents or sick days;
  • Business and organizational process KPIs;
  • Performance indicators environmental and sustainability;
  • The quality of the work done.

According to the latest Observatory of the Polytechnic University of Milan, in the smart working of the future, it is expected that one large company in two will intervene on physical spaces at the end of the emergency, il 36% will improve the Smart Working projects in progress and digitalize the processes, and only 11% will return to work as before.

Even companies of the caliber of Microsoft e Twitter following forced experimentation, have decided to embrace permanent smart working and propose internally to the organization guidelines, to give all employees the opportunity to learn about the operational processes and to freely choose between hybrid work (a mix between fixed location and remote work) o completamente in smart working, planning access to the premises.

Planning and organization: which tools will be useful to companies for controlling smart working

In an increasingly phygital world one good management of smart working will depend a lot on the optimal use of enabling technologies, capable of improving productivity, communication and well-being in the company.

There are many digital tools that organizations have available to control smart working, and I'm really effective:

  • Tools to manage hybrid teams and work by objectives

Cloud platforms, shared calendars, visual boards and evaluation questionnaires are the tools that if implemented in an agile way, they help to respect the three key concepts of smart working: everywhere, everything e everyone.

Practically any member of an organization thanks to these tools that facilitate remote work and collaboration, it can do its work for objectives anywhere, sharing progress with the team and the entire organization.

  • Time management to manage the schedule of where you work and when, organize and monitor the work and 'liquidity' of the team etc etc
  • Desk Booking software to manage smart working in relation to work spaces

As we saw shortly before with the Microsoft case, those who work completely in smart working could have it anyway the need to lean on the seat, occasionally.

The company must make available to its people desk booking app, software with which to plan your presence on site and thus guarantee greater freedom of choice in the use of company spaces. With a simple tap on the smartphone the employee can reserve his/her workstation, the meeting room and the parking lot, when he needs it.

Software Desk Booking: i 4 pillars of UX not to be forgotten

The user experience può decretare il successo – o, on the contrary, far naufragare – l’efficacia di un software di desk booking (o sistemi di room booking).. We do not forget, Indeed, che il modello di lavoro agile favorisce produttività e efficienza non solo agendo sulle leve psicologiche dell’empowerment (miglior bilanciamento vita privata-lavoro, riduzione del tempo dedicato agli spostamenti, maggiore responsabilizzazione…), ma anche mediante una serie di strumenti e piattaforme che permettono agli employee di gestire al meglio la propria attività lavorativa, dalle piattaforme UCC (Unified Communications & Collaboration) a tutto il mondo della workplace technology, nella quale rientrano i software di desk booking. Se un’esperienza che dovrebbe essere smart, veloce e connessa diventa laboriosa e complicata, modernizzare il modello di lavoro perde fortemente di efficacia. Non è un caso che una fonte autorevole come Forrester (via: Forbes) abbia apertamente dichiarato che ogni dollaro investito in UX ne possa generare 100, cioè possa avere un ROI del 9.900%. La stessa fonte (via: Forbes), parlando di efficacia dei siti web, ha poi affermato che un ottimo UX design possa incrementare il tasso di conversione fino al 400%.

Software desk booking e l’importanza della user experience

Tutto sta a comprendere quali siano i pilastri della user experience dei sistemi di room booking. Il pensiero va immediatamente all’esperienza legata all’applicazione in sé: accessibilità, semplicità di utilizzo, velocità dell’app, rapidità nell’eseguire le operazioni richieste e qualità dell’interfaccia sono solo alcuni degli elementi che condizionano l’usabilità del software e contribuiscono al suo successo, che in questo caso coincide con il livello di adozione.

Mai come in questo caso, però, è utile comprendere la differenza tra usabilità e user experience: la prima, definibile come “la misura in cui un sistema, un prodotto o un servizio può essere usato da determinati utenti per raggiungere gli obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione (source: ISO) ricalca quanto appena detto e si traduce nel livello di soddisfazione che si ottiene dall’interazione tra l’uomo e il software/app. For his part, la user experience è un concetto più ampio perché riguarda tutti gli aspetti dell’esperienza col prodotto, che vanno al di là dell’interazione diretta uomo-software: con quanti dispositivi può essere integrato? Quanti servizi permette di prenotare nel contesto dell’ufficio e che tipo di check-in/check-out supporta? Da questi, e molti altri interrogativi dipende la capacità del software di indirizzare e semplificare l’employee journey, da cui i benefici in termini di produttività e anche di saving. Di seguito, i 4 pilastri della user experience di un ottimo sistema di prenotazioni per lo smart working.

1 – Booking, un concetto che va oltre il Desk

Il concetto di prenotazione è centrale nel modello di lavoro agile, laddove gli uffici seguono un principio di progettazione Activity Based, non ci sono postazioni fisse e ognuna ha caratteristiche proprie che la rendono ideale per un certo tipo di lavoro e meno per un altro: troviamo spesso postazioni in open space che favoriscono la condivisione della conoscenza, aree focalizzate per coltivare la concentrazione, meeting room attrezzate per favorire il brainstorming, luoghi di incontro, di collaborazione e molto altro. Per eliminare le inefficienze e anche per rispettare la normativa in era di pandemia, un software desk booking può essere esteso alla prenotazione di posti auto, dei servizi offerti dall’azienda (palestra, attività ricreative) o di un tavolo in mensa ad un orario preciso, magari suggerito dal software stesso in base all’occupazione storica di quello stesso spazio, così da evitare gli assembramenti. È quindi molto importante valutare le funzionalità native del software, ma anche interrogarsi (insieme al proprio fornitore) circa la possibilità di estenderle in modo personalizzato e l’effort richiesto.

2 – Oltre lo smartphone: tutti i dispositivi supportati

Un sistema di prenotazione smart viene subito associato all’impiego di dispositivi mobile, dallo smartphone al tablet, senza dimenticare il notebook. Certamente, una buona user experience non può prescindere dal carattere mobile first, ma c’è anche un aspetto di integrazione con dispositivi in loco di cui tener conto. Il fatto che la prenotazione possa avvenire non solo con il dispositivo personale ma anche con sistemi di digital signage touch presenti in azienda, con totem interattivi o anche solo con tablet distribuiti in posizioni strategiche è un plus non da poco a livello di UX.

3 – Usabilità del software

Qui si torna al discorso precedente e ci si interroga quanto sia pratico, semplice ed efficace l’utilizzo dell’app. Per non ripetere le stesse considerazioni, ci si può porre domande specifiche: for example, come funziona la ricerca di una risorsa da prenotare? L’applicazione mostra semplicemente le coordinate del desk o il “nome” della sala riunioni o mostra le risorse all’interno di una planimetria? Può fornire informazioni in tempo reale sullo stato di occupazione dei vari ambienti? Tanti fattori che hanno un impatto importante a livello di soddisfazione dell’utente finale.

4 – Modalità avanzate di check-in e check-out

Il meccanismo di check-in e check-out è uno dei perni del digital workplace e vale per qualsiasi risorsa condivisa: una postazione di lavoro, una sala riunioni, un posto auto, ma anche un sistema di videoconferenza e molto altro. Al check-out, alcune aziende associano un sondaggio proprio per comprendere la qualità dell’esperienza. Anche in questo caso, le dinamiche di base presuppongono l’uso dello smartphone: check-in quando si inizia ad usare una certa risorsa, check-out quando se ne dà disponibilità ad altri. Ma al di là di questa dinamica di base, un digital workplace può basarsi su sistemi più evoluti: un sistema di localizzazione indoor basato su beacon bluetooth rappresenta, for example, un sistema molto evoluto perché automatizza l’intera esperienza, ma anche un sistema di check-in/out basato su QR Code può essere un interessante passo avanti che “certifica” la presenza della persona in un determinato luogo. Non è un caso, che proprio il QR Code venga usato dai sistemi di accesso in azienda.

Gestione smart working: an app for booking desks safely

Covid-19 has imposed new ways of conceiving and managing work spaces. The workplace has changed, il new normal si riversa con forza nelle aziende e nelle abitudini ormai radicate di lavoratori, Human Resources e Manager. La pandemia però, nonostante tutto, ha regalato anche delle opportunità: ci si interroga come mettere le persone al centro e cresce l’attenzione verso salute e benessere dei dipendenti. Una migliore gestione dello smart working e un approccio costruttivo alla tecnologia, oggi non sono più un’opzione, ma un’esigenza da perseguire per aiutare le nostre persone e la nostra azienda ad abbracciare il cambiamento.

Come cambiano i luoghi di lavoro e la gestione dello smart working con il new normal

Stiamo assistendo a una vera e propria digital workplace transformation. Un trend che in Italia sembrava essere così lontano ha subìto un’accelerata in pochissimi mesi. Quello che prima nell’immaginario era concepito come ufficio, ora lascia spazio a luoghi di lavoro sempre più liquidi, fluidi, in cui i lavoratori sono liberi di scegliere quando o se raggiungere la propria postazione.

Questo cambiamento comporta uno sforzo notevole sia per i lavoratori, non abituati ad un cambio repentino di abitudini lavorative, sia alle Risorse Umane, agli HR Manager, che si interrogano sempre più spesso su quale possa essere il modo migliore per mantenere una vicinanza aziendale con i dipendenti e i collaboratori e in che modo mantenere viva e attiva la fiducia verso l’azienda. Per non parlare dell’emergere di problematiche ancora più gravi dovute alle condizioni imposte dal lockdown, come situazioni di stress lavoro correlato.

Il covid ci ha insegnato ancora di più che le aziende sono fatte di persone e sono queste le prime a cui dare supporto nella gestione dello smart working.

L’ufficio del futuro: un hub per raccogliere esperienze

Agire sulla leva Bricks, e quindi sulla componente fisica del lavoro agile però, non significa semplicemente modificare gli spazi di lavoro in azienda e renderli flessibili per gli smart worker. Significa attuare una vera e propria trasformazione nel concepire il workplace e sfruttare il potenziale dei luoghi con l’aiuto della tecnologia.

Gli spazi lavorativi in azienda cambiano. Gli uffici non sono più luoghi statici e freddi verso cui dirigersi per lavoro, ma diventano centri di connessione, innovazione e collaborazione per agevolare l’incontro e la cooperazione. Ed è questa la prossima sfida che dovranno affrontare le aziende: costruire e strutturare gli spazi per quelli che Deloitte definisce come Super team, ovverogruppi di persone messe in condizione di risolvere problemi, acquisire informazione e creare valore ed innovazione con l’ausilio delle tecnologie emergenti.

Migliorare la produttività eliminando i problemi logistici e favorire una cultura di innovazione e di scambio è quello che un’azienda deve assolutamente fare oggi. Quindi affiancare il capitale umano alla tecnologia è il passo successivo necessario per dare valore alle persone e valorizzarne competenze e creatività.

La trasformazione digitale e la tecnologia rendono il workplace un elemento fondamentale per il benessere dei lavoratori poiché ne influenza le attitudini, le emozioni e i comportamenti, anche a distanza.

Il desk booking: la soluzione per la gestione dello smart working 

La tecnologia trasforma i luoghi di lavoro come fossero hub in grado di raccogliere esperienze e dare modo ai lavoratori di operare serenamente e in tutta sicurezza: sanitaria, produttiva, di benessere.

Tra le soluzioni digitali migliori per trasformare il workplace in uno spazio di contaminazione e favorire così la gestione dello smart working è il desk booking, software o app che aiutano i dipendenti a utilizzare in maniera smart gli spazi in azienda ed evitare problemi logistici oltre che garantire la sicurezza dei lavoratori.

Quanto è utile per un lavoratore sapere se ci sono spazi di lavoro liberi e il numero di persone presenti in azienda in quel dato giorno? E quanto è utile per HR e Facility Manager avere informazioni e analisi affidabili su chi è presente, nel pieno rispetto della privacy?  

I vantaggi di gestire le postazioni di lavoro attraverso un’app per smart working

Quali sono i vantaggi di un’app costruita per la gestione dello smart working? Eccoli

  • Analisi puntuale dei dati
  • Sicurezza nella gestione degli spazi
  • Notifiche push a portata di mano
  • User experience migliorata e inclusiva
  • Semplicità di integrazione e diffusione

Il desk booking è insomma la tecnologia di cui aziende e workplace necessitano oggi. Applicazioni di prenotazione semplici da integrare nelle tecnologie aziendali, un sistema di check-in e check-out con cui il lavoratore può confermare e settare la presenza in azienda manualmente o in automatico per facilitare la user experience ai soggetti con disabilità o a coloro che non utilizzano nella quotidianità questi strumenti.

Per l’azienda la gestione dello smart working perfetta passa dalla cura di spazi aziendali con un sistema di desk booking, così da monitorare e gestire il flusso di persone in sede, contenere i costi, migliorare il benessere e la produttività e mantenere allineata l’organizzazione, tutta.